Esclusione sociale bambini, le verità nascoste che nessuno dice.


L’esclusione sociale è un’argomentazione di cui si sente molto spesso parlare una delle piaghe della nostra società che spesso viene legata in maniera quasi automatica come conseguenza inevitabile della condizione di <povertà> che non impedisce di etichettare grandi e piccini. In realtà l’esclusione sociale è una bestia che non sfugge neanche alle famiglie e bambini che nonostante appartengano a classi sociali così dette elevate si trovano a dover affrontare situazioni davvero difficoltose sottomesse ad una parvenza di falso buonismo e totale insensibilità di chi si mette in bocca grandi parole,  mostrando solo un’apparenza che cela in realtà disprezzo per le situazioni che richiedono proprio quella sensibilità di cui tanto ci si elogia.

Questo purtroppo è un fenomeno diffuso, sono davvero pochi coloro che riescono davvero ad andare oltre qualsiasi tipo di discriminazione e che danno la speranza di poter cambiare qualcosa in questo mondo. I bambini soprattutto sono le vere vittime, e non parlo solo di quelli che per loro sfortuna si trovano a dover vivere in situazioni economiche precarie e per questo messi da parte. Piuttosto di quei bambini che nonostante i soldi e le agevolazioni non vengono compresi fino in fondo e che per questo etichettati come inadatti o sbagliati dando le colpe a chi di colpe in realtà non ne ha ma solo bisogno di sostegno. Situazioni in cui, scuola, insegnanti e genitori che insieme dovrebbero far fronte comune, voltano le spalle scrollandosi di dosso quella responsabilità fastidiosa che si dovrebbe assumere soprattutto nei confronti di chi ha bisogno di essere accettato e compreso ma soprattutto aiutato. Ci si ritrova soli a fare i conti con una società piena di apparenze e falsità. Una società che si permette di puntare il dito senza comprensione e senza un briciolo si umanità.

Purtroppo è la società stessa che oggi ancora più di prima innalza muri insormontabili, che richiede sempre il massimo dell’eccellenza eliminando coloro che non hanno le capacità di raggiungere le aspettative. Tagliati fuori, è questo quello che succede ai bambini che non presentano  il prototipo di perfezione. Pensate quale conseguenze tutto questo può avere su un bambino che si trova per la prima volta ad affrontare la sua diversità, diverso da cosa poi, da un modello che viene definito a priori a cui ci si deve omologare per poterne far parte. Messi da parte, umiliati, perché troppo sensibili o semplicemente per non essere quello che gli altri si aspettano. Questo è quello che spesso avviene nelle nostre scuole in Italia, perché è più facile emarginare che affrontare la realtà. Non sempre è possibile generalizzare e mettere in discussione l’educazione, ci si limita a giudicare senza comprensione alcuna. Forse la colpa è della società, forse è l’uomo che per selezione naturale porta i più deboli ad essere eliminati, proprio come fanno gli animali. Ma c’è davvero la possibilità di cambiare le cose e far crescere i nostri figli in un mondo diverso? Io credo di si, ma significa prendere coscienza della realtà e lottare nonostante i pregiudizi e le ostilità di una società senza scrupoli.

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