Isolarsi dalla realtà per non soffrire
La sofferenza e le delusioni fanno parte della vita e
della crescita di una persona, per questo vanno accettati e superati cercando
di imparare qualcosa. Spesso però delusione e sofferenza possono diventare
fonte di veri e propri disturbi della persona, individui troppo sensibili o con
traumi e sofferenze pregresse che non riescono più ad approcciarsi alla vita
positivamente facendo del dolore la loro più oscura paura e per questo mettono
in atto delle vere e propri meccanismi di evitamento che si traducono in
isolamento verso gli altri proprio per il terrore di essere delusi o feriti.
L’uomo
presente dei naturali meccanismi di difesa che mette in atto inconsapevolmente
per proteggersi, un attività tutta celebrale azionata proprio dal nostro
cervello che si disconnette. Si parla di <Anedonia>, incapacità di sentire il
piacere delle cose, una difesa tutta personale. Non si tratta di un disturbo in
verità infatti non viene classificato come tale, piuttosto un sintomo di un
disturbo più profondo, come depressione e <schizzofrenia>.
Di certo tutti nella vita hanno passato un periodo di
sofferenza che anche solo per un momento li ha condotti ad uno stato di
freddezza e isolamento verso il mondo e gli altri, per paura o anche solo per
rabbia, e non per questo si possono etichettati come disturbati. Il problema lo
diventa quando lo stato diventa cronico e continuo, prolungandosi in maniera
vertiginosa senza riuscire a scorgere vie di uscita. La parte razionale della
persona è come se si trovasse in un limbo da cui è difficile uscire, insieme
alle emozioni e memoria, dando spazio
alla tristezza e perdita di entusiasmo.
In casi estremi si può parlare di Disturbo Evitante di Personalità in cui si contrappone il desiderio di
entrare in relazione con gli altri con cui condividere spazi, momenti, passioni
e interessi, allo stesso tempo emerge però la paura di non risultare apprezzato
e venire rifiutato che ha la meglio fino a quando la persona decide di isolarsi
piuttosto di rimanere deluso o soffrire per essere stato emarginato.
L’evitamento dei rapporti con gli altri
diventa il modo per proteggersi dalla paura di venire rifiutati, anche se
spesso l’isolamento viene vissuto dolorosamente, la persona tende a trascorrere
molto tempo in solitudine, si sente triste, sola, insoddisfatta fino a
sviluppare disturbi d’ansia soprattutto in situazioni sociali, per la
sensazione di essere incapaci.
Si
tratta di persone molto timide con un basso
livello di autostima, legato proprio per il suo senso di inadeguatezza.
Le causa potrebbero essere molteplici,
di origine diversa, genetica, biologica e persino ambientale, come ad esempio
sistemi educativi eccessivamente rigidi e severi o al contrario eccessivamente
iperprotettivi.
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